        Ha 95 anni vissuti all&rsquo;insegna dello stile, dell&rsquo;eleganza sopraffina e della tecnologia d&rsquo;avanguardia, ma &egrave; in piena effervescenza nella corsa verso il futuro. Pininfarina, azienda nata per regalare grandi emozioni attraverso auto dalle carrozzerie e dalle livree spettacolari, ha celebrato nella sede di Cambiano (Torino) i 95 anni di innovazione e di design, componenti di successo dell&rsquo;azienda che fu fondata nel 1930 da Battista Farina detto Pinin (Giuseppino diminutivo scelto per differenziarlo dal padre Giuseppe). Da quella data sono passati modelli di successo, trionfali, che hanno segnato la storia dell&rsquo;auto e non solo, allargando gli orizzonti a moto, bici e oggetti di design. Soprattutto inventando strada facendo la ormai famosa Galleria del Vento Pininfarina, secondo punto di riferimento della giornata celebrativa: &egrave; nel compatto ma completo tempio dell&rsquo;aerodinamica che sono state testate e migliorate auto di lusso, portando avanti progetti innovativi anche in altri settori. E al di l&agrave; di attese novit&agrave; automobilistiche, &egrave; stata l&rsquo;occasione per approfondire come l&rsquo;aerodinamica stia rivoluzionando il design e le prestazioni di moto elettriche, biciclette ad alte prestazioni e veicoli a energia solare attraverso un evento intitolato "Design and Performance in Motion: Shaping Two-Wheel Aerodynamics" Origone, il re della velocit&agrave; Nella sede di Cambiano sono convenuti brand di spicco e partner, testimonial di chi sta plasmando il futuro della mobilit&agrave;, puntando i riflettori in particolare sul mondo delle due ruote, moto e bici. Ma anche su un ospite d&rsquo;eccezione, uno che di velocit&agrave; e di flussi aerodinamici se ne intende: &egrave; Simone Origone, nove volte Campione del Mondo di sci di velocit&agrave;, &ldquo;l&rsquo;atleta non motorizzato pi&ugrave; veloce del pianeta&rdquo;. Origone ha raccontato la sua esperienza nei test aerodinamici nella Galleria del Vento Pininfarina, fondamentali per raggiungere il record di 254,050 km/h. Un primato di pochissimo superato e che porta l&rsquo;atleta aostano a un nuovo tentativo di record prossimamente a Vars. Simone Origone ha testimoniato come la Galleria del Vento di Pininfarina sia una risorsa preziosa anche oltre il mondo dei veicoli: &ldquo;In passato ho lavorato sulla posizione, ora siamo da tempo orientati sui dettagli per tentare di migliorare ancora&rdquo;. Progetti... in moto La Galleria del Vento Pininfarina, nata nel 1972, &egrave; a circuito chiuso non convenzionale, dal layout compatto per motivi di spazio, un edificio con circuito di ritorno dell&rsquo;aria e un terminale a nido d&rsquo;ape. Antico forse ma sempre molto valido, per di pi&ugrave; aggiornato e ampliato di recente, con eliche pi&ugrave; corte e moderne ma cresciute nel numero per raggiungere livelli superiori grazie a 29 pale. Si lavora fino a 250 km/h con una potenza di oltre 3 MegaWatt e molte nuove soluzioni per contenere la sonorizzazione e soprattutto la giusta temperatura. Qui &egrave; in fase di sviluppo un progetto portato avanti con White Motorcycle Concepts: &ldquo;Il primo risultato della collaborazione tra Pininfarina e White Motorcycle Concepts &egrave; una serie di concept sketch per una roadster stradale che utilizza il condotto aerodinamico come elemento chiave, sia estetico che strutturale&rdquo;.  La galleria del Vento &egrave; in continua evoluzione tecnologica, spiega il direttore Alessandro Aquili: &ldquo;un potenziamento per dare ai clienti del settore motociclistico, produttori, startup e team di gara, gli strumenti ideali per sviluppare i prodotti: valutare le prestazioni aerodinamiche, resistenza e carico verticale, l&rsquo;efficienza dell&rsquo;impianto di raffreddamento delle moto con ruote in movimento, controllando da remoto l&rsquo;assetto, con angoli di piega sino a 55&deg;. E si lavora anche su comfort aerodinamico e termico, con pilota o manichino. Un prezioso contributo per chi &egrave; impegnato nelle corse&rdquo;. Vmoto ha presentato APD il primo maxiscooter al mondo ultimato nel tempio di Pininfarina: ore di test intensivi hanno portato alla definizione di un design finale che Vmoto descrive come &ldquo;Scolpito dal vento&rdquo; caratterizzato da superfici tridimensionali complesse e dettagli stilistici ispirati alle creazioni pi&ugrave; iconiche di Pininfarina. In bici con De Rosa Cristiano De Rosa ha presentato Settanta, la bici pi&ugrave; leggera della sua categoria, disegnata da Pininfarina e creata per il 70&deg; anniversario del brand: telaio di soli 730 grammi, soluzioni aerodinamiche d&rsquo;avanguardia, come un tubo sterzo ottimizzato per il flusso d&rsquo;aria e un triangolo posteriore progettato per ridurre il peso e migliorare l&rsquo;efficienza aerodinamica. Aptera, pronto per la strada E non manca il veicolo elettrico solare, rivoluzionario, a tre ruote a basso consumo energetico: si chiama Aptera, arriva dalla California ma &egrave; stato testato nella Galleria del Vento di Pininfarina. Equipaggiato con 700 watt di celle solari integrate, ha 40 miglia di autonomia giornaliera e fino a 400 miglia con una singola carica. Morgan, arriva la top di gamma con 6 cilindri BMW e stile Pininfarina       

La storica azienda di Cambiano celebra un importante anniversario con un evento speciale che ha visto la partecipazione di partner e testimonial d'eccezione

Pininfarina, 95 anni tra bellezza, stile e aerodinamica

Keith Richards &egrave;, senza dubbio, una delle figure pi&ugrave; iconiche della musica rock. Nato il 18 dicembre 1943 a Dartford, nel Kent, &egrave; cresciuto con una forte passione per la musica, influenzato da artisti blues e rock&rsquo;n&rsquo;roll. Insieme a Mick Jagger, Brian Jones e gli altri membri della band, ha fondato i Rolling Stones, gruppo che ha rivoluzionato la scena musicale dagli anni &rsquo;60 fino a oggi. La sua carriera &egrave; stata segnata da successi straordinari, eccessi, scandali e un&rsquo;incredibile resistenza agli anni e alle esperienze vissute con uno stile di vita che avrebbe probabilmente distrutto chiunque altro. Oltre alla musica, Richards ha sempre coltivato un altro amore: quello per le automobili. La sua passione per le vetture di lusso e sportive &egrave; legata al bisogno di libert&agrave;, velocit&agrave; e avventura. Richards ha posseduto alcune delle auto pi&ugrave; affascinanti della storia dell&rsquo;automobilismo, spesso usandole come rifugio dalle pressioni della fama e dalle turbolenze della sua esistenza. Ecco le vetture pi&ugrave; celebri che hanno accompagnato la vita e la carriera della leggenda dei Rolling Stones.  Bentley Continental S3 &quot;Blue Lena&quot;    Tra tutte le auto appartenute a Keith Richards, la Bentley Continental S3 Flying Spur, meglio conosciuta come Blue Lena, &egrave; quella pi&ugrave; legata agli eccessi e alle avventure leggendarie del chitarrista dei Rolling Stones. Questa berlina di lusso, costruita in soli 68 esemplari dalla storica casa britannica a met&agrave; degli anni &rsquo;60, rappresentava l&rsquo;apice dell&rsquo;eleganza e della raffinatezza automobilistica inglese, un&rsquo;auto destinata all&rsquo;aristocrazia e agli uomini d&rsquo;affari. Eppure, nelle mani di Richards divenne qualcosa di completamente diverso: il simbolo perfetto dello spirito ribelle del rock&rsquo;n&rsquo;roll. Il musicista acquist&ograve; la vetturanel 1965, quando la sua carriera con i Rolling Stones era in piena ascesa. La scelta fu vista come un affronto alle rigide convenzioni della classe dirigente inglese, tanto che il Times defin&igrave; l&rsquo;acquisto come &ldquo;un pugno in faccia all&rsquo;establishment&rdquo;. Un&rsquo;auto destinata a reali e nobili passava nelle mani di una rockstar e diventava testimone di alcuni degli episodi pi&ugrave; eccessivi e iconici della storia del rock. Richards battezz&ograve; la vettura &quot;Blue Lena&quot; in onore della cantante jazz Lena Horne, una delle ispirazioni musicali della band. Ma non era solo un&rsquo;auto di rappresentanza: la Bentley divenne il mezzo con cui Keith e la sua cerchia pi&ugrave; stretta si muovevano per raggiungere concerti, studi di registrazione e soprattutto per viaggi &quot;di piacere&quot;. Uno dei pi&ugrave; famosi fu quello in Marocco nel 1967, una fuga &quot;spirituale&quot; con Anita Pallenberg e Brian Jones alla ricerca di droghe legali, culminata con l&rsquo;arresto per possesso di stupefacenti.  L&#39;articolo continua nella prossima scheda  &nbsp;  Un nascondiglio segreto per la droga  Consapevole dei frequenti controlli della polizia e delle continue scorribande con carichi di sostanze proibite, Richards volle che la sua Blue Lena fosse dotata di un vano segreto, nascosto dietro il cassetto portaoggetti sulla plancia in radica. Un compartimento discreto e raffinato, perfettamente in linea con l&rsquo;estetica della Bentley, ma progettato per trasportare hashish e altre sostanze psicoattive senza destare sospetti.  L&rsquo;incidente del 1976  Keith Richards non ha mai nascosto la sua passione per la velocit&agrave; e per la guida spericolata. &ldquo;Sono un buon pilota&rdquo;, scrisse nella sua autobiografia Life, poco prima di raccontare il tragico episodio del 1976 che vide la sua Bentley protagonista di un grave incidente. Di ritorno da un concerto a Stafford, in Inghilterra, Richards si mise alla guida con il figlio Marlon di sette anni sul sedile posteriore e il compagno di band Ron Wood al suo fianco. A un certo punto, sopraffatto dalla stanchezza (e, con ogni probabilit&agrave;, da qualche sostanza in circolo nel suo corpo), il chitarrista si addorment&ograve; al volante. L&rsquo;auto attravers&ograve; la carreggiata opposta e fin&igrave; contro un albero, provocando un incidente che, per fortuna, non ebbe conseguenze fatali. Tuttavia, Richards venne arrestato per possesso di stupefacenti, aggiungendo un&rsquo;altra pagina memorabile alla sua leggendaria fedina penale. Dopo l&rsquo;incidente, la Blue Lena venne ricoverata in un garage di Londra in attesa di riparazione, ma quello che accadde successivamente &egrave; degno di un romanzo. Tony Sanchez, noto come Spanish Tony, il fidato pusher di Richards (nonch&eacute; autore di una biografia non autorizzata dei Rolling Stones, Up &amp; Down with the Rolling Stones), decise di sostituire di nascosto la Bentley incidentata con un altro esemplare identico, che Richards scopr&igrave; solo anni dopo. Quando si rese conto del raggiro, il chitarrista and&ograve; su tutte le furie, ma ormai era troppo tardi: Spanish Tony era gi&agrave; morto e non c&rsquo;era pi&ugrave; nulla da fare.  L&rsquo;asta record e la nuova Blue Lena    Dopo essere passata tra diversi proprietari e aver subito un accurato restauro, nel 2015 la Blue Lena originale venne messa all&rsquo;asta e venduta per la cifra record di 763.000 sterline (circa 900mila euro). Nonostante il suo profondo legame con la vettura, Keith Richards non partecip&ograve; all&rsquo;asta, preferendo rimanere legato alla sua &quot;seconda&quot; Blue Lena, ovvero l&rsquo;esemplare che gli fu consegnato dopo l&rsquo;incidente e che oggi rappresenta un pezzo fondamentale della sua collezione.  L&#39;articolo continua nella prossima scheda  &nbsp;  Ferrari Dino 246 GT    Nel 1972, durante il Rolling Stones American Tour, Keith Richards si innamor&ograve; della Ferrari Dino 246 GT, una delle pi&ugrave; eleganti e agili sportive italiane dell&rsquo;epoca. Questa vettura, caratterizzata da un design mozzafiato firmato Pininfarina, era equipaggiata con un motore V6 da 2.4 litri, capace di erogare 195 cv e di raggiungere una velocit&agrave; massima di 240 km/h. Richards, conquistato dal carattere sportivo della Dino, decise di farla trasportare in Europa per poterla utilizzare anche nelle sue trasferte. La Ferrari divenne la sua auto principale per oltre 14 anni, con oltre 25.000 km percorsi, spesso usandola per recarsi ai concerti mentre gli altri membri della band preferivano viaggiare in aereo. Nel 1986, Richards decise di venderla a un collezionista giapponese, ma la Ferrari Dino ha continuato a cambiare proprietario. Nel 2014 fu acquistata da Liam Howlett dei Prodigy, che a sua volta la mise all&rsquo;asta nel 2018, quando fu venduta da Bonhams per quasi mezzo milione di euro.  L&#39;articolo continua nella prossima scheda  &nbsp;  Ferrari 400i    La passione di Keith Richards per Ferrari non si ferm&ograve; alla Dino. Nel 1983, Alan Dunn, il tour manager dei Rolling Stones, acquist&ograve; direttamente dalla fabbrica di Maranello otto Ferrari, tre delle quali erano Ferrari 400i, destinate al bassista Bill Wyman, al frontman Mick Jagger e, ovviamente, a Keith Richards. La Ferrari 400i era una vera granturismo, dotata di un potente V12 aspirato anteriore da 4,8 litri, capace di sviluppare 315 cv e di offrire prestazioni straordinarie, con una velocit&agrave; massima di 240 km/h. Richards chiese espressamente un cambio automatico a cinque marce, una rarit&agrave; per il modello, che di serie era disponibile solo con un automatico a tre rapporti o con un manuale. Keith us&ograve; la Ferrari 400i principalmente a Parigi, durante le registrazioni dell&rsquo;album Dirty Work, e successivamente la port&ograve; a Londra, dove rimase quasi inutilizzata per decenni. L&rsquo;auto venne poi venduta all&rsquo;asta nel 2018, con soli 3.000 km percorsi, per circa 345.000 euro.  L&#39;articolo continua nella prossima scheda  &nbsp;  Pontiac Chieftain &ldquo;Silver Streak&rdquo;    Nel 1971, quando i Rolling Stones si trasferirono nel sud della Francia per evitare le tasse britanniche, Richards acquist&ograve; una Pontiac Chieftain Silver Streak, una berlina americana dallo stile inconfondibile, caratterizzata dalle iconiche strisce cromate sul frontale (nomen omen...). Durante la sua permanenza nella villa Nellc&ocirc;te a Villefranche-sur-Mer, dove la band registr&ograve; il leggendario album Exile on Main St., questa Pontiac divenne l&rsquo;auto personale di Richards, usata per gli spostamenti lungo la Costa Azzurra. Con il suo motore V8 da 5,2 litri e la trasmissione automatica, la Chieftain offriva un mix perfetto tra comfort e potenza, ideale per il chitarrista. Nel 1975, Richards decise di trasferire l&rsquo;auto in Inghilterra, dove la tenne fino al 1985, quando la vendette a un collezionista privato. Nel 2012, la Pontiac fu messa all&rsquo;asta da Bonhams, raggiungendo una cifra superiore ai 42.000 euro. 

Il chitarrista di una delle band pi&ugrave; famose della storia fu anche possessore di diverse auto di lusso e sportive, tra cui Ferrari e Bentley

Le auto di Keith Richards, leggenda dei Rolling Stones

        GTS, Spider, Barchetta, Superamerica, sono alcuni dei pi&ugrave; celebri indizi dell'essere spider di Ferrari. Modelli entrati nella storia, quelli con il V12 in posizione anteriore, storia rinnovata dal capitolo scritto con la Ferrari 12Cilindri Spider. &Egrave; l'ultima nata di una stirpe di configurazioni scoperte che affonda le radici nel lontano 1948, del progetto di vettura sport che fu la Ferrari 166 MM Touring. Tra le tappe cruciali dell'evoluzione spider e cabriolet, il 1964 e il successivo 1967 sono due anni da ricordare. Scorri le schede per continuare a leggere l'articolo &nbsp; Ferrari 275 GTS e GTS4  Nel 1964 nasce la Ferrari 275 GTS, spinta dal motore V12 3.3 litri da 260 cavalli, monoalbero. E' la prima Ferrari ad avere sospensioni indipendenti sulle quattroruote e i cerchi con il fissaggio centrale. Da l&igrave; si parte per arrivare alla derivazione Ferrari 275 GTS4, prodotta in soli 10 esemplari dalla carrozzeria Scaglietti sulla richiesta di Luigi Chinetti, importatore Oltreoceano delle Ferrari con la sua struttura NART - North American Racing Team: squadra corse e concessionario. Nel 1967 eccola sviluppata intorno al V12 con i quattro alberi a camme in testa (il 4 della sigla GTS) e la potenza sale a 300 cavalli, &nbsp;su una carrozzeria dalla silhouette slanciata ed elegante caratterizzata dalla capote in tela.&nbsp; Scorri le schede per continuare a leggere l'articolo &nbsp; Ferrari 365 GTS4 Daytona  Altro ricordo obbligato, nel ripercorrere modelli storici, scoperti, con motore V12 Ferrari, &egrave; il 1969. Con la Ferrari 365 GTS4 Daytona torniamo alla diretta fonte di ispirazione della 12Cilindri, berlinetta e Spider. La firma sullo stile &egrave; sempre di Pininfarina, il risultato esemplare per iconicit&agrave; delle forme. Il motore V12 &egrave; il 4,4 litri da 352 cavalli, per una massa di soli 1.200 kg. La spider con capote morbida e la 365 GTB4 sono tra le Rosse pi&ugrave; ricercate. Un dettaglio di esclusivit&agrave; assoluta: Pininfarina present&ograve; al Salone di Parigi del '69 una versione in configurazione Targa, con l'arco del rollbar e il lunotto che lasciavano la sola parte del tettuccio rigido rimovibile. Esemplare unico, non ebbe un seguito nella produzione. Scorri le schede per continuare a leggere l'articolo &nbsp; Ferrari 550 Barchetta  Dagli anni Sessanta, il salto temporale ci porta alle straordinarie spider degli anni Duemila. In mezzo altre importanti spider del Cavallino. Con la Ferrari 550 Barchetta ecco tornare la definizione di fine anni Quaranta, stavolta &egrave; una barchetta da ben 485 cavalli quella sviluppata partendo dalla berlinetta 550 Maranello. Corre fino ai 300 orari e pesa 1.690 kg la due posti spinta dal V12 da 5.5 litri di cilindrata.&nbsp; Scorri le schede per continuare a leggere l'articolo &nbsp; Ferrari Superamerica  Pochi anni pi&ugrave; tardi, nel 2005, l'innovazione tecnologica ha nel tetto retrattile fotocromico uno dei punti fondamentali del progetto Ferrari Superamerica. Leonardo Fioravanti pensa a un tetto in vetro caratterizzato da gradi di oscuramento variabile, ottenuto mediante l'induzione di piccole cariche elettriche tra gli strati che compongono il pannello in vetro. Cos&igrave; si pu&ograve; passare da un tetto perfettamente opaco alla trasparenza assoluta. Il meccanismo di apertura ruota e dispone il tetto tra le gobbe dietro ai sedili, operando in soli 10".&nbsp; Il V12 della Ferrari Superamerica &egrave; la derivazione dell'unit&agrave; proposta sulla 575M Maranello e sul pianno sono serviti 540 cavalli da una cubatura di 5.7 litri: 320 km/h e 1.790 kg di peso.&nbsp; Scorri le schede per continuare a leggere l'articolo &nbsp; Ferrari 812 GTS  Un posto tra le scoperte del Cavallino rampante motorizzate dal V12 lo merita, di diritto, la Ferrari 812 GTS, variante scoperta della Superfast. Prima della 12Cilindri ha costituito il punto pi&ugrave; alto delle granturismo scoperte e ha dato origine alla 812 Competizione A (Aperta). Motore V12 6.5 litri da 795 cavalli, oltre 340 km/h di velocit&agrave; massima e appena 1.600 kg di massa, vestita da uno stile estremamente dinamico e aggressivo sul lungo muso spiovente.       

I modelli simbolici, con carrozzeria scoperta, non mancano nella storia del Cavallino rampante e la 12Cilindri si riallaccia direttamente alla 365 GTS4 Daytona per alcuni tratti di stile

Ferrari, 12Cilindri Spider rinnova una storia di GT scoperte con il V12

        Alla vigilia della nuova edizione del The I.C.E. di St. Moritz, lo spettacolare evento che ogni anno porta decine di auto iconiche sul lago ghiacciato della localit&agrave; svizzera, gli organizzatori hanno svelato la lista delle vetture che parteciperanno al concorso d&rsquo;eleganza 2025. Sono oltre 50 vetture classiche, raggruppate in cinque categorie e tra le quali poi sar&agrave; eletta anche la &ldquo;best in class&rdquo;, ovvero la vincitrice assoluta di questa edizione del The I.C.E., valutata da una giuria di esperti. The I.C.E., le categorie dell&rsquo;edizione 2025 Le cinque categorie dividono le auto per la carrozzeria e la provenienza di utilizzo: &ldquo;Barchettas on the lake&rdquo;, ovvero spider biposto, &ldquo;Open Wheels&rdquo;, riservata alle monoposto da competizione degli anni &lsquo;50-&rsquo;70, &ldquo;Concept Cars &amp; One Offs&rdquo;, dedicata a esemplari unici e prototipi, &ldquo;Icons on Wheels&rdquo;, per le icone su quattro ruote, e &ldquo;Racing Legends&rdquo; per le auto da gara a ruote coperte. Per approfondire la conoscenza delle auto in concorso, di cui vi presentiamo a seguire la lista completa, &egrave; possibile scaricare l&rsquo;app ufficiale di The I.C.E., scaricabile su Apple Store e su Google Play. Per chi invece volesse vederle dal vivo, l&rsquo;appuntamento &egrave; nella localit&agrave; svizzera di St. Moritz a partire dalla mattina di venerd&igrave; 21 febbraio, fino al pomeriggio di sabato 22, quando la manifestazione si concluder&agrave; con l&rsquo;annuncio della &ldquo;best in class&rdquo; dell&rsquo;edizione 2025. Oltre al concorso d&rsquo;eleganza, il The I.C.E. sar&agrave; anche l&rsquo;occasione per ammirare alcune supercar e sportive di nuova generazione, tra cui alcune novit&agrave; assolute. Pagani porter&agrave; infatti la nuova Huayra Roadster al suo debutto dinamico, mentre Maserati ha annunciato che sveler&agrave; a St. Moritz due anteprime assolute. La lista delle partecipanti al concorso d'eleganza Barchettas on the Lake 60 Talbot Lago T26 GS (1950) 1 Ferrari 340 MM (1951) 62 Ferrari 375 MM (1953) 63 Aston Martin DB3S (1955) 64 Ferrari 857 Monza (1955) 65 Porsche 550 (1956) 66 Ferrari 500 TR (1956) 67 Talbot-Maserati 250 S (1956) 68 Maserati 200 SI (1957) 69 Ferrari 500 TRC Scaglietti (1957) 70 Ferrari 196 S (1959) 71 McLaren M1A Oldsmobile (1965) Open Wheels 40 Bugatti 37A (1928) 41 Bugatti 59 (1934) 42 Maserati 250 F (1954) 43 Ferrari F500/625 (1952) 44 Fraser Nash Le Mans Replica Mk II (1952) 48 Lotus 12 (1957) 45 Cooper T45 (1958) 46 Aston Martin DBR4 (1959) 47 Lotus 24 (1962) Concept Cars &amp; One Offs 50 Bugatti Type 57 G "Tank&rdquo; (1936) 51 Alfa Romeo 6C 1750 GS aprile (1931) 52 Ferrari 166 Inter Pininfarina (1950) 53 Abarth 1000 Record Pininfarina (1960) 54 Lancia Flavia Sport Corsa Zagato (1964) 55 Austin Mini Moke 'Mini Surfer' (1966) 56 Autobianchi Runabout Bertone (1969) 57 Ferrari 365 GTC/4 Felberg Beach Car (1972) 58 Audi quattro Group S (1986) Icons on Wheels 80 Bentley 4,5 Litre Open Tourer (1928)81 Mercedes Benz 720 SSK (1928) 82 Bentley Speed Six (1929) 83 Triumph Dolomite 8C (1934) 84 Aston Martin Speed Model Type C (1940) 85 Ferrari 250 Europa (1954) 86 Alfa Romeo 1900 Zagato (1956) 87 Lancia Aurelia B24 Spider (1958) 88 Aston Martin DB4 GT Zagato (1961)89 Aston Martin DB4 Touring Superleggera (1961) 90 Ferrari 250 California Spider SWB (1963) 91 Ferrari 275 GTB/4 (1966)92 Lamborghini Miura SV (1972) Racing Legends 20 Bentley 4,5 Litre (1928)21 Pegaso Z-102 (1952)22 Ferrari 250 GT SWB "Sefac" (1961) 23 Lola T70 Spider Zerex Special (1964) 25 Porsche 904 (1965) 26 Shelby Cobra 427 S/C (1966) 27 Ferrari 250 LM (1967) 28 Abarth 2000 Sport Spider / 4 fari (1968) 29 Porsche 908/03 (1971) 30 Countach LP400s - Safety Car (1981) Automotoretr&ograve;, appuntamento a Parma dall'8 al 9 marzo       

Barchette da sogno, monoposto, concept car e auto da competizione che hanno fatto la storia: l'edizione 2025 della kermesse svizzera si preannuncia ricchissima

The I.C.E., ecco le 50 auto del concorso d'eleganza di St. Moritz

        Il Marchio Morgan ha diffuso le prime immagini di un prototipo camuffato. La nuova vettura, che non ha ancora un nome, anticipa la nuova top di gamma a sei cilindri, il cui debutto &egrave; previsto in primavera. Nasce sulla piattaforma in alluminio denominata CXV che offre una struttura pi&ugrave; leggera e rigida rispetto al precedente telaio, progettata per migliorare le prestazioni dinamiche.  &Egrave; abbinata a un motore sei cilindri turbobenzina fornito da BMW. I dati tecnici non sono ancora stati divulgati, ma si presume un incremento di potenza rispetto alla versione precedente.&nbsp; Il design ed evoluzione rispetto alla Plus Six Le immagini rivelano elementi stilistici che ricordano la barchetta Midsummer disegnata da Pininfarina. I gruppi ottici posteriori e il paraurti raccordato ai passaruota ne sono un esempio. Il prototipo presenta un hardtop fisso dal profilo spiovente. Il frontale appare pi&ugrave; fedele al tradizionale stile Morgan. Il nuovo modello, pur mantenendo l'identit&agrave; del Marchio, proietta un'immagine pi&ugrave; moderna e aerodinamica.  Non sostituir&agrave;&nbsp; direttamente la Plus Six, la cui produzione &egrave; terminata con una serie limitata. &nbsp;Morgan ha dichiarato che ulteriori dettagli saranno comunicati in seguito. La nuova top di gamma unisce la tradizione artigianale del Marchio con le pi&ugrave; recenti tecnologie. Non resta che attendere. Potrebbe interessarti: Stellantis, la riorganizzazione continua: i nuovi a.d. Jeep, Peugeot e DS&nbsp;       

Il design del prototipo mostra affinit&agrave; con la Midsummer di Pininfarina. La piattaforma CXV offre maggiore rigidit&agrave; e leggerezza

Morgan, arriva la top di gamma con 6 cilindri BMW e stile Pininfarina

        La Ferrari Testarossa &egrave; indubbiamente una delle supercar pi&ugrave; iconiche di Maranello. Simbolo indiscusso degli anni &rsquo;80 e &rsquo;90 grazie al suo design inconfondibile e al potente motore V12 di 90&deg; posteriore, nel corso degli anni ha subito diverse reinterpretazioni da parte di tuner e carrozzieri: dalle leggendarie Koenig Specials da 1.000 cv alle versioni cabrio firmate Straman e Pininfarina, fino alle pi&ugrave; recenti &ndash; e piuttosto discusse - conversioni elettriche. Tuttavia, nessuna modifica &egrave; stata cos&igrave; radicale e provocatoria quanto la versione a sei ruote creata dal customizzatore francese Alexander Danton, che ha completamente trasformato l&rsquo;essenza della Testarossa in un&rsquo;opera visionaria e controversa.  Ferrari Testarossa a 6 ruote, l&rsquo;azzardo di Alexander Danton L&rsquo;incredibile creazione di Danton &egrave; stata avvistata in Texas presso il celebre Gas Monkey Garage, l&rsquo;officina di Richard Rawlings, noto volto televisivo del programma Fast N&rsquo; Loud. L&rsquo;artista francese, gi&agrave; famoso per le sue trasformazioni estreme su modelli come la Rolls-Royce Phantom e la Lamborghini Espada, ha realizzato qualcosa mai visto prima, regalando all&rsquo;iconica Ferrari un aspetto brutale e futuristico. L&rsquo;auto &egrave; stata completamente rivista con un bodykit allargato, un paraurti anteriore modificato e nuove prese d&rsquo;aria, mentre i fari a scomparsa sono stati eliminati in favore di convogliatori aerodinamici. La modifica pi&ugrave; impressionante &egrave;, senza dubbio, l&rsquo;aggiunta di un secondo asse posteriore, che trasforma radicalmente la silhouette della Ferrari Testarossa. Le ruote extra sono completamente esposte grazie all&rsquo;eliminazione dei tradizionali passaruota, lasciando spazio a tagli geometrici netti che donano alla vettura un aspetto aggressivo. La griglia posteriore, iconica per le sue lamelle orizzontali, &egrave; stata riprogettata per integrare terminali di scarico dalla collocazione inedita, enfatizzando ulteriormente l&rsquo;estetica estrema del progetto. Pareri contrastanti sulla Rossa a 6 ruote La Ferrari Testarossa a sei ruote di Danton ha immediatamente diviso gli appassionati. Da un lato, c&rsquo;&egrave; chi ammira il coraggio di questa interpretazione radicale. Dall&rsquo;altro, i puristi della Ferrari vedono questa trasformazione come un affronto alla perfezione stilistica e ingegneristica del modello originale, un intervento che snatura il DNA di una delle vetture pi&ugrave; amate di sempre. Gli altri tuning  La Testarossa non &egrave; nuova a esperimenti audaci nel mondo del tuning. Oltre alla celebre Koenig Competition Evolution II, che con i suoi 1.000 cv e un&rsquo;enorme ala posteriore si avvicinava a una F40 stradale, la supercar di Maranello &egrave; stata anche trasformata in convertibile da Straman, un&rsquo;operazione che ha richiesto notevoli rinforzi strutturali per mantenere la rigidit&agrave; del telaio. Pi&ugrave; di recente, il Gas Monkey Garage ha realizzato una Testarossa speedster elettrica, partendo da un esemplare distrutto in un film, creando cos&igrave; un modello altrettanto discusso tra gli appassionati.       

Il tuner francese ha stravolto completamente la supercar di Maranello: doppio asse posteriore, bodykit aggressivo e numerose altre modifiche

Ferrari Testarossa a sei ruote, il tuning estremo di Danton

        Lawrence Stroll, nato il 11 novembre 1959 a Montreal, Quebec, &egrave; uno degli imprenditori pi&ugrave; influenti del panorama globale e un grandissimo appassionato di automobili. Cresciuto in Canada, Stroll ha sviluppato fin da giovane un forte interesse per il mondo degli affari e un amore per le auto, influenzato dal padre Leo Strulovitch, un importatore di abbigliamento sportivo di successo. La sua capacit&agrave; imprenditoriale si &egrave; rivelata sin dall'inizio della sua carriera, quando ha intrapreso collaborazioni nel settore della moda e del lusso, trasformando marchi emergenti in fenomeni globali. Stroll ha raggiunto la notoriet&agrave; internazionale negli anni '90 come promotore di Tommy Hilfiger, contribuendo a trasformare il marchio americano in un'icona della moda globale. Successivamente, ha esteso il suo successo investendo in Michael Kors, un altro marchio che ha beneficiato della sua visione strategica. Parallelamente al suo successo imprenditoriale, Stroll ha coltivato una passione profonda per le automobili, in particolare per le Ferrari, che lo ha portato a costruire una collezione tra le pi&ugrave; prestigiose al mondo. &nbsp; Negli ultimi anni, Lawrence Stroll ha consolidato ulteriormente il suo legame con il mondo dell&rsquo;automobilismo entrando nella Formula 1 come proprietario del team Aston Martin, dopo aver rilevato Racing Point. La sua influenza in questo settore si estende ben oltre la gestione del team, grazie al suo impegno per il rilancio del marchio britannico, di cui &egrave; anche uno degli azionisti principali. Ovviamente, oltre al coinvolgimento diretto nel motorsport, Stroll ha continuato a espandere il suo incredibile garage, che spazia dalle vetture classiche anni &rsquo;60 alle pi&ugrave; recenti e avanzate hypercar. Vi presentiamo le Ferrari pi&ugrave; esclusive dell'imprenditore. L'articolo continua nella prossima scheda &nbsp; Ferrari 458 Speciale A  La Ferrari 458 Speciale A, dove "A" sta per "Aperta", &egrave; una delle supercar pi&ugrave; esclusive mai prodotte da Ferrari. Presentata nel 2014, &egrave; stata realizzata in soli 499 esemplari, rendendola un oggetto di culto per i collezionisti. Questo modello rappresenta l&rsquo;apice dell&rsquo;evoluzione della 458, con la combinazione del motore V8 aspirato pi&ugrave; potente mai realizzato da Ferrari con l&rsquo;esperienza di guida &ldquo;open-top&rdquo; grazie al tetto rigido retrattile, che si apre e chiude in appena 14 secondi. Il design della 458 Speciale A mantiene le linee aggressive e fluide della coup&eacute;, ma introduce soluzioni aerodinamiche attive per gestire il flusso dell&rsquo;aria e garantire una deportanza ottimale anche a tetto aperto. Gli interni, realizzati in fibra di carbonio e Alcantara, sono essenziali e pensati per il massimo comfort del pilota, pur mantenendo un focus totale sulla leggerezza e sulla sportivit&agrave;. Ogni dettaglio, dai sedili avvolgenti alle finiture in contrasto, &egrave; studiato per creare un ambiente unico, in linea con la filosofia Ferrari. Montato in posizione centrale, il V8 aspirato da 4,5 litri, abbinato a trasmissione automatica F1 a sette rapporti, raggiunge 605 cv e una coppia di 540 Nm. Valori che consentono di raggiungere 325 km/h e scattare da 0 a 100 km/h in 3 secondi netti. Le tecnologie avanzate della 458 Speciale A includono freni carboceramici e differenziale elettronico E-Diff3, che contribuisce ulteriormente a gestire la potenza in uscita di curva, assicurando un&rsquo;esperienza di guida precisa e coinvolgente. Grazie all&rsquo;uso estensivo di materiali leggeri, come alluminio e fibra di carbonio, il peso complessivo &egrave; contenuto a soli 1.340 kg, il che si traduce in un rapporto peso/potenza eccezionale. Offerta a poco meno di 240.000 euro al momento del lancio, per via della produzione limitata le unit&agrave; attualmente in vendita hanno prezzi da 700mila a circa 1 milione di euro. L'articolo continua nella prossima scheda &nbsp; Ferrari Enzo, tributo al fondatore  Non poteva mancare la Ferrari Enzo, una delle supercar pi&ugrave; iconiche mai realizzate dedicata al fondatore della casa di Maranello, Enzo Ferrari. Prodotta tra il 2002 e il 2004 in soli 400 esemplari, &egrave; stata progettata per portare su strada le tecnologie pi&ugrave; avanzate derivate dalla Formula 1, stabilendo nuovi standard di prestazioni, design e innovazione. Disegnata da Pininfarina, la Enzo presenta un&rsquo;estetica aggressiva e avveniristica, caratterizzata da linee affilate, un cofano a "V", prese d&rsquo;aria prominenti e le iconiche porte a forbice che si aprono verso l&rsquo;alto. Ogni dettaglio estetico &egrave; stato progettato per ottimizzare l&rsquo;aerodinamica, migliorando il flusso dell&rsquo;aria e aumentando la deportanza alle alte velocit&agrave;. La hypercar, infatti, &egrave; in grado di raggiungere i 350 km/h grazie al motore V12 aspirato da 6,0 litri che sprigiona 651 cv a 7.800 giri/min e una coppia massima di 485 Nm a 5.500 giri/min. Montato in posizione centrale-posteriore, il motore &egrave; accoppiato a un cambio sequenziale a sei marce con paddle al volante. Il telaio in fibra di carbonio e titanio contribuisce a contenere la massa totale in soli 1.365 kg, per un rapporto peso/potenza straordinario e una maneggevolezza eccezionale. Il prezzo? A causa della rarit&agrave;, nonostante una cifra di lancio di 665.000 euro, le quotazioni attuali della Ferrari Enzo possono avvicinarsi ai 5 milioni di euro. L'articolo continua nella prossima scheda &nbsp; Ferrari GTO (Ferrari 288 GTO)  La Ferrari 288 GTO &ndash; ufficialmente denominata Ferrari GTO - &nbsp;&egrave; un&rsquo;altra icona dell'automobilismo. Realizzata nel 1984 per competere nel Gruppo B, la vettura non corse mai una sola gara a causa della cancellazione della categoria. Lawrence Stroll possiede uno dei soli 272 esemplari prodotti: disegnata da Pininfarina, la GTO combina linee eleganti e aggressive, con dettagli aerodinamici come prese d&rsquo;aria laterali, parafanghi allargati e una carrozzeria in Kevlar e fibra di carbonio per ridurre il peso. Il design, ispirato alla tradizione Ferrari, bilancia perfettamente forma e funzione, rendendo questa vettura un capolavoro estetico e tecnico. Il motore V8 biturbo da 2,9 litri, montato in posizione centrale-posteriore e abbinato a cambio manuale a cinque rapporti, eroga ben 400 cv e 496 Nm di coppia, garantendo un&rsquo;accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,8 secondi e una velocit&agrave; massima di 305 km/h. A confermare l&rsquo;indole &ldquo;racing&rdquo; gli interni, minimalisti e funzionali, con sedili sportivi avvolgenti e strumenti analogici. Ogni elemento &egrave; progettato per ridurre il peso e migliorare la dinamica di guida, pur offrendo il comfort necessario per un&rsquo;auto stradale. Il prezzo? Un esemplare ben conservato pu&ograve; raggiungere, oggi, i 2,5 milioni di euro. L'articolo continua nella prossima scheda &nbsp; Ferrari Monza SP2  Altra "chicca" esclusiva presente nella collezione di Lawrence Stroll, la Ferrari Monza SP2 appartiene alla serie "Icona" e si ispira alle leggendarie speedster degli anni &rsquo;50. Presentata nel 2018 e prodotta in serie limitata (499 unit&agrave; totali, proposte a 1,6 milioni di euro cadauna), questa vettura unisce il design r&eacute;tro con tecnologie all&rsquo;avanguardia. Versione biposto della barchetta Monza SP1 (anch&rsquo;essa basata sull&rsquo;architettura della 812 Superfast), il design caratterizzato dall&rsquo;assenza di parabrezza tradizionale richiama le vetture da corsa storiche, ma integra elementi moderni come fari a LED e ampio uso della fibra di carbonio. Sotto il cofano, l&rsquo;incredibile motore anteriore V12 aspirato da 6,5 litri eroga 799 cv e consente di passare da 0 a 100 km/h in 2,9 secondi, con una velocit&agrave; massima superiore ai 300 km/h. L'articolo continua nella prossima scheda &nbsp; Ferrari 275 GTB/4 S N.A.R.T. Spyder  La Ferrari 275 GTB/4 S N.A.R.T. Spyder &egrave;, senza dubbio, uno dei modelli pi&ugrave; preziosi della collezione. Prodotta in soli 10 esemplari i tra il 1967 e il 1968. Commissionata dal North American Racing Team (N.A.R.T.) di Luigi Chinetti, si tratta della versione scoperta della 275 GTB/4. Progettata da Scaglietti, la N.A.R.T. Spyder combina linee eleganti e proporzioni a dir poco perfette, con un design senza tempo che incarna l&rsquo;essenza della bellezza automobilistica italiana. L&rsquo;assenza del tetto conferisce alla vettura una silhouette unica, esaltata dai dettagli cromati, dai cerchi Borrani e dai fari incastonati in una carrozzeria scolpita a mano. Ogni curva &egrave; stata studiata per ottimizzare l&rsquo;aerodinamica e rendere la Spyder non solo un capolavoro estetico, ma anche una vettura straordinariamente performante. &nbsp;Il motore V12 da 3,3 litri, con sei carburatori Weber e cambio manuale a cinque marce, raggiunge 300 cv,per&nbsp;260 km/h di punta. Esclusivi anche gli interni, con rivestimenti in pelle Connolly, strumenti analogici e dettagli artigianali unici. Le quotazioni attuali sono da capogiro: un esemplare &egrave; stato battuto all'asta da RM Sotheby's a circa 25 milioni di euro. L'articolo continua nella prossima scheda &nbsp; Ferrari 330 P4&nbsp;  La Ferrari 330 P4 &egrave; una delle auto pi&ugrave; leggendarie e rare nella storia dell&rsquo;automobilismo, simbolo dell&rsquo;era d&rsquo;oro di Ferrari e delle competizioni endurance. Prodotta nel 1967 in soli tre esemplari, la 330 P4 rappresenta il culmine dell&rsquo;innovazione ingegneristica e del design di quegli anni, ed &egrave; stata costruita per riaffermare la supremazia Ferrari dopo la sconfitta contro Ford alla 24 Ore di Le Mans del 1966. Questa vettura non &egrave; solo una meraviglia tecnica e stilistica, ma anche un vero e proprio trofeo per i collezionisti, tra cui spicca Lawrence Stroll, che ne possiede un esemplare perfettamente conservato nella sua prestigiosa collezione. Esteticamente, la 330 P4 &egrave; un capolavoro senza tempo, caratterizzato da linee sinuose ed eleganti che riflettono la perfetta combinazione di forma e funzione. Con un profilo basso, parafanghi posteriori scolpiti e fari chiusi che ne accentuano l'aggressivit&agrave;, ll'auto &egrave; un esempio di come l&rsquo;aerodinamica possa diventare arte. Ogni elemento della carrozzeria, dalle ampie prese d&rsquo;aria frontali agli spoiler posteriori, &egrave; progettato per ottimizzare il flusso d&rsquo;aria e garantire la massima deportanza, rendendola una delle vetture da corsa pi&ugrave; efficienti del suo tempo. &ldquo;Cuore pulsante&rdquo; il motore V12 da 4,0 litri, capace di erogare 450 cv a 8.000 giri/min e in grado di spingerla fino a 320 km/h. Il propulsore, dotato di testate a tre valvole per cilindro, &egrave; montato longitudinalmente al centro della vettura per garantire un perfetto bilanciamento. La potenza viene, poi, trasmessa alle ruote posteriori tramite un cambio manuale a cinque marce, offrendo un&rsquo;esperienza di guida coinvolgente e precisa. Praticamente impossibile da ottenere, l'esclusivo prototipo da competizione ha un valore stimato tra i 10 e i 20 milioni di euro.       

Dalla rarissima Ferrari 330 P4 alla moderna Monza SP2, la collezione unica dell'imprenditore canadese esprime la sua passione per il Cavallino

Lawrence Stroll, non solo Aston Martin: ecco le sue Ferrari

        Come ogni anno, il periodo delle festivit&agrave; si accompagna con i ricchi montepremi della Lotteria Italia (i cui premi pi&ugrave; importanti verranno svelati il 6 gennaio 2025). Una vincita &egrave; sempre una vincita, ma riuscire a comprare il biglietto fortunato da 5 milioni di euro, beh, cambia la vita. Cosa comprare con tutti quei soldi? Gli appassionati auto lo sanno bene, e allora ecco una lista che fa al caso loro. Ecco cinque supercar da comprare con i 5 milioni di euro della Lotteria Italia. Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella&nbsp; &nbsp; Ferrari 499P Modificata  Nel 2023, Ferrari ha presentato la sua 499P Modificata, identica alla 499P che ha vinto Le Mans. Un tributo, un modello &ldquo;esagerato&rdquo; perch&eacute; privo delle limitazioni del BOP (Balance of Performance che domina i regolamenti del Mondiale Endurance) che segna l&rsquo;avvio di un nuovo programma di Maranello tra gli&nbsp;Sport Prototipi Clienti.&nbsp;Cos&igrave; esagerato che pure Lewis Hamilton non ha saputo resistere al suo fascino e ne ha acquistata una. Dotata di un propulsore elettrico e di un V6 da 2.994 cc, che generano una potenza di 870 CV, la 499P &egrave; accessibile solo a pochissime persone visto il prezzo: circa&nbsp;5,1 milioni di euro.&nbsp; &nbsp; Bugatti Mistral  Oltre ad aver fatto registrare un nuovo record di velocit&agrave;, Bugatti Mistral &egrave; anche una delle supercar pi&ugrave; desiderabili, specialmente dopo aver vinto 5 milioni di euro alla lotteria. La Mistral monta l&rsquo;iconico W16, che eroga 1.577 CV, ed &egrave; un&rsquo;edizione limitata a 99 esemplari: cabrio, su base Chiron e con richiami alla Bolide e alla Divo. Insomma, tutto il meglio Bugatti in una sola vettura. Attenzione perch&eacute; la spesa &egrave; di quella importanti: 5 milioni di euro, quindi tutta la vincita della Lotteria. Ma per la Mistral ne vale la pena. &nbsp; Pininfarina B95 Speedster  Un altro gioiello per gli amanti dell&rsquo;open air. Pininfarina B95 Speedster &egrave; un acquisto irresistibile, ma solo se si ha un nutrito gruzzolo da spendere, che corrisponde a circa 4,8 milioni di euro. Basata sulla coup&eacute; Battista, questa cabrio sviluppa 1.877 CV grazie a una batteria agli ioni di litio da 120 kWh e a quattro motori elettrici. Prestazioni decisamente ai massimi livelli: da 0 a 100 in meno di 2 secondi e velocit&agrave; massima di 300 km/h. &nbsp; Lamborghini Veneno  Acquistando una Lamborghini Veneno restano addirittura 500mila euro per comprare qualcosa di pi&ugrave; versatile. Il costo di questa supercar, vincendo il primo premio della Lotteria, &egrave; infatti di 4,5 milioni di euro. Ne sono state costruite solo 14 unit&agrave;, la base &egrave; la Aventador. A spingerla c&rsquo;&egrave; un V12 potenziato da 6,5 litri (quello dell&rsquo;Aventador appunto) che eroga 740 CV e 690 Nm. Accelerazione 0-100 in 2,9 secondi. &nbsp; Koenigsegg CCXR Trevita  Spinta da un V8 da 4,8 litri, che eroga una potenza di 1.004 CV e una velocit&agrave; massima di 410 km/h, la Koenigsegg CCXR Trevita &egrave; una vettura super esclusiva, che ci si concede solo quando si hanno davvero tanti soldi da spendere. Al momento ne sono stati prodotti appena due esemplari, arrivando alla cifra di 4,3 milioni di euro. Abbonati ad Auto e vinci una Fiat 600 Hybrid       

Con una vincita milionaria si possono fare spese folli e sbizzarrirsi con vetture esclusive e uniche: ne abbiamo selezionate cinque

Ecco 5 supercar da comprare con i 5 milioni di euro della Lotteria Italia

        Ed Sheeran, noto per i suoi successi internazionali come Shape of You, Thinking Out Loud e Perfect, &egrave; uno dei cantautori pi&ugrave; celebri del panorama musicale contemporaneo. Nato il 17 febbraio del 1991 ad Halifax , nel West Yorkshire, e cresciuto nel Suffolk, la sua carriera &egrave; decollata rapidamente dagli esordi nei locali londinesi, dove iniziava a farsi notare per la sua voce unica e le sue abilit&agrave; musicali. Con l'uscita dell'album &ldquo;+&rdquo; (Plus) nel 2011, Sheeran ha conquistato il pubblico e le classifiche, iniziando un percorso che lo ha portato a collaborare con artisti del calibro di Taylor Swift e Beyonc&eacute; (a proposito, date un&rsquo;occhiata all&rsquo;incredibile collezione di supercar che condivide con il marito Jay-Z). Album dopo album, Sheeran ha continuato a raccogliere successi, trasformandosi in un artista di fama mondiale, vincendo Grammy Awards e ottenendo record di vendite e streaming. Parallelamente alla sua carriera musicale, Sheeran ha sviluppato una passione per le auto, accumulando una piccola collezione di veicoli di lusso e ad alte prestazioni. Da modelli classici a supercar moderne, scopriamo il garage del musicista britannico. Mini Cooper S  Sicuramente non una supercar, ma di certo una vettura iconica. Parliamo della Mini Cooper S prodotta dal 2004 al 2006 (generazione R53), sportiva compatta dotata di un motore 1,6 litri con compressore volumetrico&nbsp;da 163 cv e 210 Nm di coppia massima. Dotata di cambio manuale a sei marce, la hot hatch pu&ograve; raggiungere una velocit&agrave; massima di 218 km/h e accelerare da 0 a 100 km/h in meno di 7,5 secondi. Grazie al peso contenuto di circa 1150 kg, sospensioni sportive e telaio ben bilanciato, offre una guida agile e divertente offrendo il proverbiale "go kart feeling" del marchio. Gli interni si caratterizzavano per il grande tachimetro centrale, sedili sportivi e la possibilit&agrave; di&nbsp; aggiungere numerosi optional, come tetto panoramico e impianto audio premium.&nbsp; Amata dagli appassionati, questa versione rappresenta un perfetto equilibrio tra prestazioni, design e fascino r&egrave;tro, rendendola un'icona della sua epoca e una delle Mini moderne pi&ugrave; autentiche e apprezzate.&nbsp; L'articolo continua nella prossima scheda &nbsp; Audi Q7  Nel garage di Sheeran troviamo anche l&rsquo;Audi Q7, Suv dei Quattro Anelli noto per comfort e dotazioni avanzate. Introdotto nel 2005, il Q7 ha spiccato da subito all'interno del segmento per il mix di comfort, prestazioni e tecnologia avanzata. Sotto il cofano diverse motorizzazioni, tra cui opzioni diesel, benzina e le pi&ugrave; recenti ibride plug-in, con potenze che variano tra i 231 CV e oltre 500 CV nelle versioni pi&ugrave; performanti, tutte abbinate a una trasmissione automatica tiptronic a 8 rapporti e alla trazione integrale quattro. Di alto livello anche gli interni, spaziosi e curati, con la possibilit&agrave; di ospitare fino a sette persone grazie alla terza fila di sedili. Mercedes-AMG G63  Tra le auto pi&ugrave; potenti della collezione di Sheeran spicca la Mercedes-AMG G63, il pi&ugrave; celebre fuoristrada di lusso dalle prestazioni impressionanti. Dotato di un motore AMG V8 biturbo da 4.0 litri che sviluppa ben 577 CV e una coppia di 850 Nm, il G63 accelera da 0 a 100 km/h in soli 4,5 secondi e pu&ograve; raggiungere una velocit&agrave; massima (limitata elettronicamente) di 220 km/h. Oltre alle dimensioni - 4,87 metri di lunghezza, 1,98 di larghezza e altezza - il fuoristrada &egrave; "grande" anche nel prezzo: si parte da circa 200.000 euro. L'articolo continua nella prossima scheda &nbsp; Lamborghini Gallardo Spyder  Passiamo alla Lamborghini Gallardo, uno dei modelli pi&ugrave; iconici della casa automobilistica italiana. Prodotta dal 2003 al 2013 (poi sostituita dalla Huracan) &egrave; dotata di un motore V10 aspirato da 5,2 litri che sviluppa fino a 550 cv. Con una velocit&agrave; massima di 320 km/h e un&rsquo;accelerazione da 0 a 100 km/h in circa 4 secondi, la Gallardo offriva prestazioni di altissimo livello. La vettura, in versione cabrio Spyder, compare nel video del brano Beautiful people&nbsp;del 2019 assieme ad altre vetture: come visibile, spiccano Hummer, Mercedes Classe S, Una Dodge Limousine e perfino una Toyota Aygo. Bentley Bentayga  Passiamo a un altro Suv di lusso. Ed Sheeran possiede un Bentley Bentayga, uno dei modelli pi&ugrave; esclusivi della gamma Bentley. Equipaggiato con un motore V8 biturbo da 4.0 litri in grado di erogare 542 cv, il Bentayga &ndash; offerto anche nella declinazione a passo lungo EWB - raggiunge i 290 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 4,4 secondi. Nonostante i numeri da supercar, il Suv britannico offre comfort e lusso ineguagliabili, grazie a dotazioni come tetto panoramico, interni di altissima qualit&agrave; e perfino una poltrona-letto posteriore (optional presente solo sulla versione EWB) che assicura un'esperienza di viaggio del tutto simile a quella della business class degli aerei. Tanta qualit&agrave;, ovviamente, si paga: i listini partono da oltre 218.500 euro L'articolo continua nella prossima scheda &nbsp; Aston Martin DB9  Altra vettura&nbsp;inglese, la Aston Martin DB9 &egrave; uno dei pezzi forti della collezione. L'elegante coup&eacute;, equipaggiata con un motore V12 da 5.9 litri che genera 540 CV, pu&ograve; passare da 0 a 100 km/h in 4,4 secondi e raggiungere una velocit&agrave; massima di 295 km/h. La DB9 &egrave; una perfetta combinazione di lusso britannico e prestazioni incredibili, con interni rivestiti in pelle pregiata e finiture eleganti. Il musicista &egrave; stato spesso visto guidare questo gioiello per le strade di Londra. Ferrari 488 GTB e Ferrari 812 Superfast  Torniamo in Italia, con due supercar "Made in maranello".&nbsp; Ed Sheeran possiede, infatti, sia una Ferrari 488 GTB che una 812 Superfast. La 488 GTB &egrave; una berlinetta sportiva a due posti, disegnata con il contributo di Pininfarina, e prodotta dalla casa automobilistica italiana Ferrari dal 2015 al 2019. Montato in posizione centrale, il motore V8 biturbo da 3.9 litri, eroga ben 670 cv (100 in pi&ugrave; del precedente aspirato che equipaggiava la 458 Italia) e 760 Nm di coppia ed &egrave; abbinato a un cambio a doppia frizione a 7 rapporti. Queste caratteristiche consentono alla 488 GTB di accelerare da 0 a 100 km/h in 3 secondi netti e di raggiungere una velocit&agrave; massima superiore ai 330 km/h.&nbsp;La Ferrari 812 Superfast, invece, &egrave; una delle&nbsp;Gran Turismo pi&ugrave; potenti e veloci mai prodotte dal marchio del cavallino rampante. Lanciata nel 2017 come erede della F12berlinetta, sotto al cofano anteriore pulsa l'iconico V12 aspirato da 6,5 litri: i valori sviluppati, ben 800 cv e 718 Nm di coppia, posizionavano la 812 Superfast ai vertici tra le Ferrari spinte da un V12. Le prestazioni, ovviamente, erano da auto da corsa: da 0 a 100 km/h in soli 2,9 secondi e oltre 340 km/h di velocit&agrave; di punta. L'articolo continua nella prossima scheda &nbsp; Rolls-Royce Cullinan  Chiudiamo con un altro Suv di lusso, il Rolls-Royce Cullinan, primo veicolo di tale tipologia nella storia del marchio britannico. Prodotto a partire dal 2018 sulla piattaforma "Architecture of Luxury" condivisa con la Phantom, l'imponente sport utility, che attacca il listino a ben 395mila euro, &egrave; spinto da un motore V12 biturbo da 6,75 litri, capace di erogare 571 cv e 850 Nm di coppia su entrambi gli assi attraverso una trasmissione automatica a 8 rapporti. Ci&ograve; permette di passare da 0 a 100 km/h in circa 5,2 secondi, con una velocit&agrave; massima limitata a 250 km/h. Non vi &egrave;, in realt&agrave;, nessuna fonte certa che Ed Sheeran ne possieda un esemplare. Il Suv, per&ograve;, compare in diverse scene del video del brano "Take Me Back To London", prodotto in collaborazione con il rapper britannico Stormzy. Nel filmato, i due artisti viaggiano attraverso la campagna inglese e le strade urbane, celebrando le loro radici. Pubblicato nel 2019, la canzone &egrave; parte del progetto No.6 Collaborations Project, album raccoglie numerosi "featuring" tra Sheeran e altri artisti di fama internazionale.&nbsp;       

Classe 1991, il musicista britannico autore di successi come "Thinking Out Loud" possiede alcune vetture sportive e di lusso

Ed Sheeran, le auto sportive del cantautore inglese

        La notte di San Silvestro si avvicina e sui telefoni cellulare iniziano a spuntare i primi gruppi "Capodanno 2025". Ma quest'anno, alla vacanza in montagna, il cenoni a casa di amici o alla serata al locale c'&egrave; un'alternativa particolarissima ed entusiasmante, ideale per gli amanti dell'automobilismo italiano. Il Museo Alfa Romeo di Arese organizza infatti un evento elegantissimo. Programma e prezzi La location &egrave; proprio il Museo Alfa Romeo, a pochi chilometri da Milano, con le automobili esposte faranno da cornice all'evento esclusivo. Gli ospiti potranno godere di un raffinatissimo cenone, che offrir&agrave; un viaggio gastronomico tra passato e presente. Ogni pasto sar&agrave; accompagnato da una selezione di vini pregiati. Dopo la cena, la serata proseguir&agrave; con musica dal vivo e DJ set, il tutto immerso in un'atmosfera da sogno possibile proprio grazie alle suggestive automobili esposte nel museo. Ovviamente l'appuntamento &egrave; per il 31 dicembre 2024 e i posti sono illimitati: il programma prevede cenone, festa con musica (a partire da 100 euro) e possibilit&agrave; di pernottamento in hotel **** con colazione a buffet e SPA a 160 euro. MENU CENONE&nbsp; Welcome drink Prosecco di Valdobbiadene Acqua minerale naturale Lauretana bottiglia Pininfarina Acqua minerale frizzante Lauretana bottiglia Pininfarina Mini parmigiana di melanzane in sfera Macaron al lampone con Gorgonzola Gran Riserva Leonardi Tartelletta con battuta di Fassona, spuma di Parmigiano e perle di tartufo nero Base croccante con tartare di salmone con lemon gras Antipasti&nbsp; Insalata di vitello fum&eacute; con misticanze fiorite e dressing allo scalogno Cotechino in crosta con crema di lenticchie al profumo di nduja ALTERNATIVA VEGETARIANA : Flan di zucca Mantovana con semi di sesamo e vellutata di Taleggio Carpaccio di sedano rapa in emulsione di barbabietola con maionese di soia e crumble di pepe nero Primi piatti&nbsp; Risotto carnaroli alle erbette invernali, capesante, crostacei e ceci, fritti in olio aromatico Ravioli alla parmigiana di melanzane, burro di cascina al basilico e crumble alle olive Secondo piatto&nbsp; Filetto di black code con giardinetto di verdure di stagione e guanciale croccante ALTERNATIVA DI CARNE: Filetto di vitello cotto in padella con millefoglie di patate e riduzione al vino Barbaresco ALTERNATIVA VEGETARIANA: Polpettine di farinata con passatina di ceci al profumo di rosmarino Dessert Cannolo con ricotta all&rsquo;arancia datteri e noci pecan Beverage Acqua Vini: Chardonnay Tenuta Manora &ndash; Chianti Tenuta Banfi (prevista n.1 bottiglia ogni 4 persone) Brindisi di mezzanotte Alfa Romeo Junior, 33 Stradale, Iguana, 4C e Spider a Milano AutoClassica        

Un cenone raffinatissimo, poi la festa con musica e DJ set, il tutto immerso nel suggestivo spazio espositivo ricco di auto storiche

Capodanno 2025, l'esclusivo evento al Museo Alfa Romeo di Arese

&quot;Il lusso continua a crescere...&quot;. Non &egrave; uno spot, ma la realt&agrave; emersa nella mattinata inaugurale di Experience Piemonte - Performing Uniqueness, un viaggio &ldquo;per conoscere e entrare in contatto diretto&quot; con le diverse espressioni del lusso piemontese, riunione di eccellenze manifatturiere nei settori di arredo, design, moda e accessori, gioielleria, tessile, agroalimentare, cosmesi e benessere. Eccellenze che testimoniano la capacit&agrave; produttiva della Regione Piemonte, una &eacute;lite in cui quest&rsquo;anno &egrave; stato ufficialmente aggiunto il mondo delle hypercar e supercar dopo il successo di Hypercar Event 2023. L&rsquo;evento organizzato nell&rsquo;ambito dei &ldquo;Progetti Integrati di Filiera&rdquo; promossi dalla Regione Piemonte e realizzati attraverso CeiPiemonte col supporto della Camera di Commercio Torino (per le Hypercar) &egrave; alla terza edizione, una due giorni organizzata nello scenario suggestivo della Reggia di Venaria, alle porte di Torino. Ben 107 aziende piemontesi, chiamate al dialogo con oltre 70 buyer e operatori internazionali provenienti da Europa, USA, Canada, Paesi del Golfo, e Sudest asiatico per un totale di circa 800 incontri B2B. La premessa serve a inquadrare la portata della partecipazione del segmento Hypercar il cui mercato specifico ha registrato una crescita notevole negli ultimi anni, con una proiezione di mercato di 132,64 miliardi di dollari entro il 2029.&nbsp;    Le 8 bellezze a quattro ruote  Otto le hypercar esposte, progettate, ingegnerizzate e prodotte in Piemonte: GFG Kangaroo di GFG Style; Aspark Owl di MAT - Manifattura Automobili Torino; Giulia Alleggerita di Erre Erre Fuoriserie; Evo37 di Kimera Automobili; Battista Edizione Nino Farina di Automobili Pininfarina; Nardone Automotive - The 928 di Podium Advanced Technologies; Hyper Pick-Up Quintessenza di Italdesign; Totem GT Electric di Totem Automobili Srl.&nbsp;  Il tutto &egrave; stato introdotto da una sessione tecnica specifica sulle hypercarr in due tavole rotonde. Nella prima &ldquo;Sogni su ruote: dalla progettazione alla produzione. Il viaggio delle Hypercar dal concetto alla realt&agrave;,&rdquo; con Andrea Novello, Chief Operating Officer di Automobili Pininfarina; Fabrizio Giugiaro, CEO di GFG Style; Saverio Lograno, Head of Pre-series and Manufacturing di Italdesign; Paolo Garella, CEO di MAT; e Marco Busi, PMO di Pininfarina.&nbsp;  Nella seconda &ldquo;Prestazioni - Esplorando il futuro delle Hypercar&rdquo; sono intervenuti Luca Betti, Amministratore Delegato di Kimera; Francesco Monti, CEO di Podium; Valentina Francavilla di ZF Racing; e Michele Schiavoni, Head of Sales di Dana Graziano. Entrambe le tavole rotonde sono state moderate da Michele Albera, Coordinatore Area Transportation Design di IED Istituto Europeo di Design.  Auto &egrave; anche su YouTube, iscriviti e attiva la campanella 

Una due giorni organizzata nello scenario suggestivo della Reggia di Venaria, alle porte di Torino, che ha visto protagonista anche le quattro ruote

Il Piemonte del Lusso abbraccia le Hypercar&nbsp;

        Diciamoci la verit&agrave;, ogni uomo in tutto il mondo ha sognato, almeno per una notte, di essere Batman. Non solo per il fascino del supereroe, per essere ricco come Bruce Wayne o per avere a fianco una bellissima donna come Rachel Dawes, ma anche e soprattutto per guidare la Batmobile! Ma quest'ultimo desiderio ora pu&ograve; avverarsi: Warner Bros e Action Vehicle Engineering hanno realizzato in collaborazione un Tumbler perfettamente identico a quello apparso in Batman e il Cavaliere Oscuro.  Pininfarina presenta la sua Batmobile, anzi due (e il prezzo &egrave; esorbitante) Una Batmobile in tutto e per tutto La vettura &egrave; realizzata sulla base di un telaio tubolare rinforzato con acciaio aeronautico e componenti in kevlar, fibra di carbonio e fibra di vetro. Negli interni invece si prevede un display per strumenti e infotainment e sedili rivestiti in alcantara. C'&egrave; anche l'aria condizionata. Per quanto riguarda il motore, l'auto &egrave; spinta da un V8 da 6.2 litri di General Motors capace di erogare 532 CV e 659 Nm di coppia abbinato a una trasmissione automatica a quattro rapporti. Quanto pesa la Batmobile? Circa 2,5 tonnellate. Le dimensioni sono davvero assurde: 4,64 metri di lunghezza per 2,82 di larghezza e forse proprio per questo motivo non &egrave; omologata per circolare su strada. La Batmobile verr&agrave; consegnata direttamente a casa dell&rsquo;acquirente entro 15 mesi, completa di un numero di serie unico inciso sulla carrozzeria. Come acquistarla e quanto costa L'auto verr&agrave; realizzata in soli dieci esemplari e per acquistarla &egrave; necessario registrarsi sul sito ufficiale. Si entrer&agrave; quindi a far parte di una sorta di concorso in cui si verr&agrave; sorteggiati, ma prima c'&egrave; da superare la verifica finanziaria: un esemplare di Batmobile infatti costa 2,7 milioni di euro. L'auto di Christian Bale non &egrave; una supercar: il veicolo che nessuno si aspetta        

Realizzata in serie limitatissima di soli 10 esemplari, &egrave; uguale in tutto e per tutto alla vettura che Batman guida per le strade di Gotham City

Sogni la Batmobile? Warner Bros la vende a un prezzo folle

        Le aste sono eventi preziosi per i collezionisti, e lo diventano ancor di pi&ugrave; quando i beni in vendita sono appartenuti a celebrit&agrave;. Se poi il nome di Hollywood &egrave; coinvolto, l'entusiasmo cresce. &Egrave; il caso della Ferrari 250 GT Coup&eacute; Pininfarina, appartenuta alla diva contemporanea Angelina Jolie, attualmente sotto i riflettori per la sua interpretazione di Maria Callas nell'ultimo film di Pablo Larra&iacute;n, Maria. La vettura sar&agrave; messa all'asta da Christie&rsquo;s a Parigi il 20 novembre 2024, in occasione della The Exceptional Sale. L'auto di Angelina Questa Ferrari &egrave; considerata una delle auto d'epoca pi&ugrave; ambite al mondo, grazie al fatto che riesce a combinare di eleganza e potenza, oltre a essere frutto della collaborazione tra due marchi leggendari: Ferrari e Pininfarina. La 250 GT Coup&eacute;, presentata per la prima volta a Milano nel 1958, montava un motore V12 a 60&deg; in posizione longitudinale, in grado di erogare 220 CV nella prima serie (240 CV nella seconda serie). Il modello che sar&agrave; all'asta, con una stima tra i 600.000 e gli 800.000 euro, fa parte di una produzione limitata a soli 353 esemplari.  Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella       

L'auto sar&agrave; venduta in occasione della The Exceptionale Sale da Christies' a Parigi: ecco quanto costa

All'asta la Ferrari 250 GT Coupé della grande diva Angelina Jolie

        Chi l&rsquo;ha vista? Nessuno, o ben pochi, per quasi 70 anni, sparita dalla circolazione dopo la presentazione all&rsquo;Esposizione del Salone dell&rsquo;Automobile di Torino del 1952. Magicamente, per&ograve; la Lancia Aurelia B52 Coup&eacute; Bertone, un modello one-off realizzato nel 1952 dalla Carrozzeria Bertone su disegno del famoso stilista Giovanni Michelotti, &egrave; riapparsa al FestivalCar di Revigliasco Torinese, il Concorso di Bellezza per auto storiche (con la presenza di qualche gioiello proiettato nel futuro) sulla collina che protegge il Po e la Mole e rende ancor pi&ugrave; regale Torino. Una riapparizione quasi miracolosa visto che la Lancia Aurelia B52 Coup&eacute; Bertone ha addirittura vinto il premio assoluto, una splendida realizzazione stilistica di GFG Style (Giugiaro) laureandosi Best in Class dell&rsquo;evento. Una proclamazione che ha tenuto a lungo nel mistero il gran pubblico presente all&rsquo;evento: vista l&rsquo;unicit&agrave; del modello, dello stato di conservazione e delle caratteristiche intatte, la prestigiosa Giuria (Roberto Giolito, Fabrizio Giugiaro, Dindo Capello tra i numerosi e competenti giurati) &egrave; stata costretta a un supplemento di indagine per verificare il percorso, le caratteristiche tecniche e le eventuali testimonianze (documenti, foto, info) legate al modello, davvero pochissime, perch&eacute; comunque non risultava mai restaurata. Anche perch&eacute; l&rsquo;auto &egrave; stata presentata in condizioni strepitose, praticamente intatta, dai pezzi, al motore alle gomme addirittura originali dell&rsquo;epoca, soprattutto con soli 4 mila km percorsi. Perse le tracce della Lancia di Bertone Della Lancia Aurelia B52 Coup&eacute; Bertone se n&rsquo;erano perse le tracce: esposta al Salone di Torino del 1952 e a pochi altri concorsi d'eleganza, come dimostrano alcune fotografie dell&rsquo;epoca, secondo alcune ricostruzioni era finita in Belgio. Da quel momento si sono perse le tracce di questa rarit&agrave;, fino a ritrovare una riapparizione nel 2020 alla mostra Lancia Aurelia 1950 &ndash; 2020. Mito Senza Tempo. Adesso ha addirittura trionfato al Concorso d&rsquo;Eleganza Festival Car 2024, portata da un collezionista privato, grande appassionato del marchio Lancia. Rispetto al modello di normale produzione, questa versione unica presenta una linea allungata tipica del car design americano Anni Cinquanta. Sul frontale la classica calandra a scudo di Lancia, impreziosita dalla coppia di proiettori centrali, con dimensioni differenti, per aggiungere un tocco pi&ugrave; moderno e distintivo. L&rsquo;auto adotta ancora gli pneumatici CEAT originali dell'epoca di primo equipaggiamento. E ha vinto anche il titolo di categoria Senior. Tributo Maserati a Revigliasco In questa terza edizione, beneficiata del riconoscimento a livello internazionale dalla FIVA (F&eacute;d&eacute;ration Internationale des V&eacute;hicules Anciens), arricchita da un&rsquo;opera d&rsquo;arte del maestro Ugo Nespolo, e da una brand identity realizzata in collaborazione con Italdesign ed ERRE Company, c&rsquo;&egrave; stato l&rsquo;omaggio particolare al brand del Tridente: nella categoria Tributo Maserati &egrave; stata premiata la Quattroporte prima generazione del 1967, disegnata da Pietro Frua, ancor oggi eccezionale tra linee e proporzioni. Nella categoria Top Class, dedicata alle sportive e alle Supercar, il Premio Michelin &egrave; andato al Cavallino. Trionfo della splendida Ferrari 250 GT/E 2+2 del 1962 dallo stile unico firmato Pininfarina e dal motore V12, mentre l Premio intitolato alla memoria di Paolo Pininfarina (presidente dell&rsquo;azienda torinese dal 2008 fino alla morte nell&rsquo;aprile di quest&rsquo;anno) &egrave; andato a un&rsquo;altra Ferrari, la 512 BBi del 1983. nella sezione dedicata al sound dei motori: il Bosch Award &egrave; stato assegnato alla Lamborghini Countach 25th Anniversary del 1988 per il rombo pi&ugrave; coinvolgente. Il pubblico ha votato l&rsquo;auto preferita, la Porsche 911 del 1974 (Arexons Award) mentre la Peugeot 205 Turbo 16 del 1984 ha ricevuto l&rsquo;Autoappassionati Award dedicato all&rsquo;auto che pi&ugrave; incarna la passione. Successi di Alfa Romeo Giulietta Spider 1300 (1961) nella Open Top, di Fiat 125 Special (1970) nella Pop, infine di Lancia Delta HF Integrale 8v (1988) nella Rock. A Torino nasce Stellantis Pro One, l&rsquo;hub di gestione globale dei veicoli commerciali       

Scomparsa da 70 anni, l'affascinante sportiva &egrave; tornata a mostrarsi in occasione del concorso di bellezza piemontese vincendo il premio best in class

La Lancia Aurelia B52 Coupé Bertone vince a Revigliasco Torinese

        Della collezione di auto del Sultano del Brunei ne abbiamo parlato spesso. Oltre ad avere quella col valore pi&ugrave; alto al mondo (4,5 miliardi di euro!), comprende tesori davvero rari: dall&rsquo;unica Ferrari Enzo Nero Opaco alla McLaren F1. Adesso uno di questi esemplari &egrave; all&rsquo;asta. Si tratta della Bentley Val d'Isere, station wagon di lusso che prende il nome dalla famosa stazione sciistica delle Alpi francesi. Costruita nel 1992 dalla Robert Jankel Design in appena 11 esemplari, basati sul modello Turbo R, &egrave; ora in vendita sul sito specializzato Collecting Cars, anche se il primo tentativo di asta &egrave; andato fallito.  Com&rsquo;&egrave; fatta la Bentley Val d'Isere Dalle immagini presenti sul sito, si vede una vettura dalla carrozzeria squadrata e dagli interni spaziosi. L&rsquo;esemplare in vendita ha anche un chilometraggio basso (poco pi&ugrave; di 21mila km) ed &egrave; segnalato dal venditore come l'unica Bentley Val d'Isere a essere passata a propriet&agrave; privata. A spingerla c&rsquo;&egrave; un V8 sovralimentato da 6,75 litri, come quello della Turbo R di serie, con trasmissione automatica a quattro rapporti. Questa e tutti gli altri 10 esemplari hanno la trazione integrale. La particolarit&agrave; &egrave; anche la colorazione: blu elettrico fuori e blu e giallo dentro. Questa particolarissima Pininfarina del '71 &egrave; all'asta: perch&eacute; &egrave; cos&igrave; preziosa (e costa poco)        

In vendita (per ora senza successo) una Bentley Val d'Isere, station wagon di lusso, di cui sono realizzati solo 11 esemplari

Una perla della collezione del Sultano del Brunei all’asta: è una Bentley speciale

        Le Frecce Tricolori danno il benvenuto all'italianissimo velivolo M-346, firmato Leonardo e adattato alle esigenze specifiche della Pattuglia Acrobatica Nazionale. Ma la vera particolarit&agrave; di questo aereo &egrave; la livrea ideata dai designer di Pininfarina, svelata durante la cerimonia per il rientro delle Frecce Tricolori dal loro &ldquo;North America Tour 2024&rdquo;.&nbsp;  Questa particolarissima Pininfarina del '71 &egrave; all'asta: perch&eacute; &egrave; cos&igrave; preziosa (e costa poco) Un nuovo omaggio all'eccellenza italiana La livrea esalta la bellezza e la fluidit&agrave; delle Frecce attraverso un disegno tridimensionale che permette, durante le evoluzioni, che ci sia sempre un elemento grafico riconoscibile capace di trasmettere al pubblico velocit&agrave; e dinamismo. Questa unione tra Pininfarina e le Frecce Tricolori &egrave; un ulteriore omaggio all'eccellenza italiana. La parnership &egrave; stata immortalata in un video, disponibile su tutti i canali di comunicazione, che mostra la fase realizzativa della livrea, dalla creazione alla rappresentazione in realt&agrave; virtuale immersiva 3D della scelta finale in scala 1:1.&nbsp; &ldquo;&Egrave; un grande onore presentare la nuova livrea delle Frecce Tricolori disegnata da Pininfarina", dichiara Silvio Angori, Vicepresidente e Amministratore Delegato di Pininfarina. "Questo progetto si ispira a quello che abbiamo definito il Rinascimento del Tricolore, un'idea che incarna il nostro orgoglio nazionale e la celebrazione del simbolo che ci rappresenta nel mondo. Le Frecce Tricolori non sono solo un emblema di abilit&agrave; tecnica e precisione, ma anche di passione e dedizione. Con questa livrea celebriamo il loro spirito e il loro impegno, creando un&rsquo;opera che accompagner&agrave; le loro esibizioni mozzafiato per decenni. Ringraziamo l'Aeronautica Militare per la fiducia riposta nella Pininfarina e nella sua creativit&agrave; che da quasi 95 anni continua a rappresentare il design italiano nel mondo". Partecipa ai test drive gratuit di Rom-E, compila il form e iscriviti qui       

Si tratta del modello M-346, il quale esalta la fluidit&agrave; del volo degli aerei attraverso un disegno tridimensionale

Pininfarina firma la livrea del nuovo velivolo delle Frecce Tricolori

        Il fascino delle auto italiane ha sempre colpito i Vip. Calciatori, grandi imprenditori, star del cinema, ma anche di altri sport, come il basket: tra i campioni della pallacanestro c'&egrave; anche Michael Jordan, che alle sue gi&agrave; numerose supercar ha aggiunto una Pininfarina Battista, un'hyper-GT elettrica da 1.903 CV. L'auto in questione &egrave; una rarissima "Targamerica".  La Pininfarina di Jordan personalizzata e unica nel suo genere Ad annunciare la consegna dell'auto &egrave; stata direttamente la Casa Pininfarina sui popri canali social, con Michael Jordan che ha ricevuto le chiavi dell'auto. La vettura &egrave; completamente personalizzata ed &egrave; caratterizzata dall'assenza del tetto. Le linee originali della Battista sono rimaste inalterate, cos&igrave; come le prestazioni (i quattro motori erogano 1.903 cv e 2.340 Nm che permettono di raggiungere i 350 km/h e di scattare da 0 a 100 km/h in 1,86 secondi). I colori riprendono l'estetica della Testarossa Spider, con la carrozzeria Argento Liquido con dettagli in Iconica Blu nella parte inferiore. Il lato inferiore dell'ala posteriore &egrave; invece rifinito a mano in Iconica Blu.&nbsp; Altri dettagli della personalizzazione si ritrovano nei cerchi in lega a cinque razze ispirati alla Testarossa di Agnelli con fori triangolari vicino al mozzo. Un vano portasigari tra i sedili, con umidificatore e illuminazione variabile a seconda della modalit&agrave; di guida.&nbsp; Il prezzo? Circa 3,2 milioni di euro secondo le stime. Partecipa ai test drive gratuit di Rom-E, compila il form e iscriviti qui       

La versione realizzata appositamente per il campione &egrave; una Targamerica ed &egrave; completamente personalizzata a seconda delle richieste del campione, come i dettagli in Iconica Blu

La nuova auto di Michael Jordan è un'hypercar italiana da 3 milioni di euro

Michael Jordan ha appena acquistato una Pininfarina Battista Targamerica, un'hyper-GT elettrica da 1.903 CV, capace di sfrecciare a 350 km/h. L'auto presenta una carrozzeria Argento Liquido con dettagli in Iconica Blu, ispirandosi alla Ferrari Testarossa Spider. Il prezzo? Ben 2,3 milioni di euro

Pininfarina Battista Targamerica, la supercar folle di Michael Jordan

Un omaggio all'italianità e all'eccellenza dei designer del Belpaese: la nuova livrea tricolore del velivolo M-346 delle Frecce Tricolori è disegnata dagli artisti Pininfarina

Il design del nuovo M-346 delle Frecce Tricolori disegnato da Pininfarina

        Un'asta di RM Sotheby's molto allettante &egrave; pronta a far fremere gli appassionati di auto particolari sabato 26 ottobre. Protagonista dell'incanto &egrave; la NSU ro80 2 Porte + 2 di Pininfarina del 1971, vettura basata su un esemplare di produzione successiva della NSU ro80 con motore rotativo Wankel. Gi&agrave; dal nome si capisce che il suo interno era stato pensato per ospitare due adulti e due bambini, con la configurazione 2+2 allora in voga in Europa, ma anzich&eacute; due porte, ne prevedeva quattro, con la coppia posteriore che si apriva dal centro. La NSU ro80 2 Porte + 2 A rendere speciale questo veicolo &egrave; per&ograve; il suo design, che enfatizzava l'aerodinamica, con grandi prese d'aria lungo la base del parabrezza e sui lati dei pannelli del tetto e delle portiere. Gran parte del tetto stesso poteva essere aperto per la ventilazione, scivolando all'indietro dietro il lunotto in una rientranza in cima al cofano del bagagliaio, consentendo cos&igrave; un'esperienza quasi cabriolet, pur conservando quasi tutto lo spazio disponibile per i bagagli. Proprio come la parte esterna erano innovativi anche gli interni. La particolarit&agrave; era una plancia disposta in modo da posizionare tutti gli strumenti in modo ergonomico davanti al guidatore, con visiere regolabili per proteggerlo dal riverbero della luce solare, e da un'ampia imbottitura per garantire la sicurezza dei passeggeri in caso di collisione. La NSU ro80 2 Porte + 2 fu presentata al Salone dell'Auto di Torino, dove ricevette applausi sia dalla critica che dal pubblico. Apparve in seguito anche in un articolo nel numero di agosto 1993 di Motor Klassik, e poi a un raduno NSU nei Paesi Bassi nel 1994. Nel 1995, infine, fu acquistata da Thomas Taffet di Chatsworth, per poi essere data in prestito a lungo termine a un museo in Germania, dove &egrave; rimasta in esposizione fino al ritorno negli Stati Uniti per la vendita. Il prezzo stimato per la vendita oscilla fra i 60.000 e gli 80.000 dollari, ossia tra 53.900 e 72.000 euro all'incirca.  Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella       

L'auto &egrave; un pezzo che attira l'attenzione di molti appassionati: vediamo il prezzo (non esagerato) e le sue qualit&agrave; esclusive

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